I funghi sono organismi appartenenti al regno dei vegetali. Questi organismi non sono in grado di sintetizzare in modo autonomo il loro nutrimento. Per questo motivo essi non possono vivere in modo autonomo. Di conseguenza la loro vita è subordinata alla convivenza in modo parassitario con altre piante o organismi dal quale traggono il loro sostentamento.
Organismi complessi ed importantissimi per l’ecologia dei diversi habitat.
I funghi non possiedono clorofilla, accumulano glicogeno e si nutrono di sostanze già elaborate da altri esseri viventi, o come saprofiti, parassiti o simbionti.
Sono il frutto (Carpoforo) di una vegetazione, costituita da una serie di filamenti (ife) presenti nel terreno tutto l’anno, sotto le cortecce degli alberi ed in svariati ambienti. Crescono praticamente ovunque, ma l’habitat ideale è il bosco, a qualsiasi altitudine e sono indispensabili per la salvaguardia dell’ecosistema. Questi frutti di diverse forme, colori e dimensioni molto varie, contengono l’apparato riproduttivo (tramite le spore) permettendo la continuità della vita dei funghi.
Le specie dei funghi sono numerosissime, se ne contano addirittura circa 100.000 tipi. Molti di questi sono piccolissimi, visibili solo al microscopio. Altri invece raggiungono dimensioni importanti, nella tradizione popolare vengono comunemente chiamati funghi.
I funghi commestibili costituiscono un alimento prelibato che ci viene messo a disposizione dalla natura. Quello che serve è solamente un po’ di passione per poterli cercare. A dire il vero sono richieste un minimo di nozioni tecniche per poter conoscere i funghi e distinguere quelli commestibili da quelli velenosi.
Funghi Commestibili e Funghi Velenosi
Sotto la parvenza della bellezza e dei colori di alcuni funghi può nascondersi l’insidia del veleno, in alcuni casi mortale. Da sempre i funghi hanno mietuto vittime tra le persone incaute che se ne sono cibate. Ovviamente queste persone li hanno raccolti senza una indispensabile e certa conoscenza micologica.
Purtroppo ancora oggi si riscontrano molti casi di avvelenamento e di morte da funghi velenosi. Questo perché molte persone inesperte si affidano a personali criteri di valutazione. Queste persone ritengono erroneamente di poter conoscere i funghi e distinguere quindi quelli commestibili da quelli velenosi.
L’unico modo certo per distinguere i funghi mangerecci da quelli velenosi è sicuramente quello di conoscere con certezza le diverse specie. Bisogna essere in grado di assegnare loro un nome ed un cognome, allo stesso modo in cui si fa con una persona di sicura conoscenza. Anche nell’ arte di cercare i funghi vale sempre l’antica prudenza: meglio conoscere poche specie bene piuttosto che molte e male.
La Raccolta
La raccolta e la commercializzazione dei funghi viene disciplinata dalle Regioni e Province autonome, attraverso norme emanate in applicazione alla Legge 23 agosto 1993, n. 352, (integrata dal DPR 14 luglio 1995, n. 376).
Le regioni determinano anche le agevolazioni in favore dei cittadini (coltivatori diretti, gestori dell’uso del bosco, soci di cooperative agricolo-forestaliche etc.) che effettuino la raccolta al fine di integrare il reddito normalmente percepito.
La raccolta dei funghi è vietata:
- nelle riserve naturali integrali
- nelle aree dei parchi nazionali, nelle riserve naturali e nei parchi naturali regionali
- nelle aree specificamente interdette dall’autorità forestale competente per motivi silvo-colturali
- in altre aree di particolare valore naturalistico e scientifico.
La raccolta è vietata anche nei giardini e nei terreni di pertinenza degli immobili ad uso abitativo adiacenti agli immobili, salvo che ai proprietari.
Secondo la normativa vigente le regioni e le province autonome istituiscono e organizzano gli Ispettorati micologici.
La vigilanza sull’applicazione della legge è affidata:
- ai Carabinieri del Corpo forestale dello Stato
- ai nuclei antisofisticazione dell’Arma dei Carabinieri
- alle guardie venatorie provinciali
- agli organi di polizia locale urbana e rurale
- agli operatori professionali di vigilanza e ispezione delle ASL aventi qualifica di vigile sanitario o equivalente
- alle guardie giurate campestri
- agli agenti di custodia dei consorzi forestali e delle aziende speciali
- alle guardie giurate volontarie.
Ogni violazione delle norme comporta la confisca dei funghi raccolti (fatta salva la facoltà di dimostrarne la legittima provenienza) e l’applicazione, da parte delle competenti autorità, di sanzioni di tipo amministrativo.
Norme di comportamento nella raccolta
e nel trasporto dei funghi:
Come riportato sopra aa raccolta è regolamentata da una legge
nazionale che prevede:
- un limite massimo di raccolta;
- vieta l’uso di rastrelli o altri strumenti che
potrebbero danneggiare seriamente tutto
l’apparato produttivo fungino; - il fungo deve essere raccolto intero, staccato
dal micelio con movimento rotatorio
e non tagliato, questo consente una sicura
determinazione della specie; - non si devono raccogliere esemplari troppo giovani o in cattivo stato di
conservazione; - la raccolta va riposta in contenitori che consentano la diffusione delle
spore, vietando in ogni caso l’uso di sacchetti di plastica che ne accelerano
la decomposizione; - non si devono distruggere gli esemplari che si ritengono velenosi, anche
loro sono utili alla vita del bosco!